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BREVE ANALISI DEL TORNADO DI MERCOLEDI’ 29 MAGGIO IN BRIANZA.

Alle 9.30 circa di mercoledì 29 maggio una tromba d’aria la cui intensità stimata risulta pari al grado F2 della scala fujita,ha colpito la zona di Cavenago(brianza)con notevoli danni a edifici,segnaletica stradale e anche il ribaltamento di un camion.

Vediamo con l’aiuto del modello wrf lamma che condizioni sinottiche erano presenti quella mattina partendo dalla mappa a 500hpa(5000m circa):

Il nord italia si trova sul lato ascendente di una depressione centrata sulla Francia a cui si associa un ramo della corrente a getto(notevole shear del vento) ed anche un marcato ingresso freddo,questo status si presenta spesso nella stagione calda ed è favorevole allo sviluppo di sistemi temporaleschi anche di forte entità assieme ad altri fattori.

Vediamo ora i valori degli indici temporaleschi che prevedeva il modello attorno a quell’ora:

TOTAL TOTALS: 52-55 numerosi temporali forti

LIFTED INDEX: -2 temporali abbastanza probabili

K INDEX: 32% 80% di probabilità di temporali.

La colonna d’aria quindi era piuttosto instabile e favorevole allo sviluppo di sistemi temporaleschi che localmente potevano assumere carattere di forte intensità.

Vorrei ora concentrare l’attenzione su questa mappa al suolo riferita più o meno a quell’ora,dove possiamo notare una zona di scontro(cerchio rosso)tra venti secchi favonici(quindi più caldi) in discesa da nordovest e venti più umidi da sud-sudovest(più freschi),in gergo tecnico tale zona di convergenza si chiama DRY LINE.

Le zone di convergenza in prossimità del suolo possono incrementare notevolmente la vorticità formando dei MISOCICLONI,che sono vortici aventi diametro da 40m a 4km;gli stessi però non vanno confusi con i mesocicloni presenti all’interno delle supercelle. Questi vortici a volte possono allungarsi verso l’alto ed intensificarsi mediante l’updraft(corrente ascendente) delle nubi temporalesche divenendo delle vere e proprie trombe d’aria che hanno comunque una vita più breve rispetto ai tornado mesociclonici,e sempre a differenza di questi si formano nei bassi strati vicino al suolo.

Questa a mio parere potrebbe essere la causa di formazione della tromba d’aria,ovvero il sollevamento di vorticità(dovuta all’area di convergenza) lungo la corrente ascendente del sistema convettivo.

Vediamo ora il percorso del vortice mediante una mappa(fonte meteonetwork)

Ed infine una foto del vortice con sollevamento di detriti.

Ci tengo infine a sottolineare che le trombe d’aria non mesocicloniche anche se più deboli rispetto ai veri tornado non vanno mai sottovalutate perchè possono causare ugualmente danni ingenti e anche vittime.

Quando si presentano dei temporali di una certa intensità anche di natura non mesociclonica, occorrerà sempre prestare attenzione in modo particolare nella zona caratterizzata da correnti ascensionali.

Più avanti comunque pubblicherò un articolo sulla genesi dei tornado.

Gabriele Mamone.

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