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DICEMBRE 2020 IN MEDIA; 2020, SESTO ANNO PIU’ CALDO DAL 1982

 

Dicembre è stato un mese molto vicino alle medie 1991/2019 per temperatura e ZT piazzandosi a metà classifica, mentre ah avuto i geopotenziali bassi.
La parte centrale è stata anticiclonica e discretamente mite, essa è stata compensata dalle altre due che hanno portato episodi invernali accompagnati da abbondanti nevicate in montagna e in un paio di occasioni perfino in pianura.
Nonostante le apparenze, non abbiamo avuto irruzioni fredde davvero di rilievo in quanto la temperatura è scesa poco sotto i -5°C; la poca incisività delle irruzioni fredde dicembrine è un fenomeno che si sta ripetendo spesso dal 2013 in poi, anno che ha segnato una svolta negativa per il mese.
Nonostante questo, le configurazioni sinottiche hanno consentito la caduta di abbondanti nevicate; nel complesso si è trattato di uno dei dicembri migliori dal 2013 in poi, anche se è lontano da quelli molto freddi (come 2001, 2005 e 2010).

Il 2020 è stato un’anno avente medie molto elevate: esso è il sesto anno più caldo dal 1982 in poi, ha stabilito il nuovo record per lo zero termico ed ha sfiorato quello dei geopotenziali.
Si è trattato dell’ennesimo anno con medie molto alte dello scorso decennio, i mesi freddi sono stati pochi ed isolati.
I tre mesi invernali sono stati deludenti, in particolare gennaio e febbraio sono stati caldi; durante tutti e tre questi mesi non abbiamo avuto irruzioni fredde intense, dato che la temperatura è scesa a malapena sotto i -5°C.
A fine marzo è arrivata l’irruzione fredda più intensa dell’anno; il fatto di registrare l’irruzione fredda più intensa dell’anno al di fuori del trimestre invernale ha pochi precedenti.
Abbiamo avuto un altro aprile caldo, come sta accadendo spesso dal 2007 in poi.
L’estate non ha calcato molto la mano risultando in media, ma è stata più calda di quasi tutte le stagioni degli anni ’80 e ’90 (nonostante la ripetuta instabilità); ha avuto lo ZT elevato.
Giugno è stato decisamente fresco, come non succedeva da vari anni; dato che giugno è uno dei mesi più colpiti dal riscaldamento climatico, il risultato del 2020 è sicuramente un fatto assai degno di nota.
Luglio non è stato caldo, ma durante la sua prima parte lo zero termico è salito oltre i cinquemila metri di quota, avvicinando di molto il primato assoluto (che è di 5098 metri registrati a fine luglio 1983).
Abbiamo avuto un altro agosto con zero termico e geopotenziali piuttosto alti.
Settembre è stato per gran parte estivo, nella sua parte finale è arrivata la vera rottura estiva che ha dato il via ad un periodo piuttosto fresco e perturbato che ha condizionato ottobre a lungo.
Novembre è stato decisamente caldo, con ZT e geopotenziali da primato; ha confermato che sta perdendo le sue caratteristiche tardo autunnali.

Fra i record positivi, si segnalano gennaio per lo ZT, novembre per lo ZT ed i geopotenziali, la seconda metà autunnale per lo ZT ed i geopotenziali e la prima metà dell’anno per i geopotenziali; il picco dello zero termico in luglio ha fatto segnare un valore elevatissimo e che è il nuovo primato per la prima metà estiva

 

Articolo di Burano

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